Ricordo di monsignor Antonio Slongo in occasione del 50. della morte

Lamon

La figura di monsignor Antonio Slongo è sempre viva nei cuori degli abitanti di Lamon e Faller di Sovramonte. Il sacerdote per 35 anni ha servito le due comunità, lasciando un segno indelebile che ora, nel 50. anniversario dalla morte, avvenuta il 19 settembre 1958, intendono ricordare con varie iniziative. Il primo appuntamento commemorativo è in programma domani sera, alle 20, nella sala del cinema parrocchiale di Lamon. Tarcisio Slongo e Vincenza Zanichelli presenteranno una raccolta di testimonianze sulla sua vita. Don Antonio, nato a Faller nel 1897, è stato un uomo coraggioso e determinato, oltre che un esempio di fede. Nel 1917 andò come mediatore al comando tedesco per salvare Lamon dalla distruzione, offrendosi come ostaggio e garante dell'incolumità delle truppe in ritirata. Nel 1924 fu lui a recuperare a sue spese e custodire il calice del Diacono Orso, opponendosi alle richieste della Sovrintendenza alle Belle Arti di Trento, che nel 1932 cercò di avere il prezioso reperto. Queste e altre testimonianze verranno presentate nella serata di domani e il 3 agosto quando l'iniziativa verrà riproposta nella sala parrocchiale di Faller, sempre alle 20.Il 23 agosto, alle 17, si terrà la fiaccolata da Lamon a Cima Loreto di Faller con partenza dal tempio del Sacro Cuore.L'11, 12 e 13 settembre si terrà un triduo (previsti tre giorni di preghiera) con la celebrazione della messa concelebrata dai sacerdoti che lo hanno conosciuto, tra cui il fratello don Tarcisio.Il 14 settembre il vescovo monsignor Giuseppe Andrich celebrerà la messa commemorativa e saranno inaugurate la mostra fotografica e l'esposizione degli oggetti appartenuti a monsignor Slongo.Il 19 settembre verranno celebrate le messe in ricordo sia nella chiesa del Sacro Cuore di Lamon che a Faller di Sovramonte e negli altri paesi del sovramontino.A Faller verrà celebrata una messa in ricordo anche il prossimo 21 settembre.